Comunicazione | Analizzare le attività di comunicazione sul Web: perché, con quali obiettivi e come fare
Le attività di comunicazione sul Web rappresentano un elemento determinante, soprattutto per la PA, per favorire il dialogo con i cittadini e gli utenti. Molte volte, però, il Web non è utilizzato al meglio.
Nel corso dell’Academy verrà presentata una metodologia per individuare le attività di comunicazione sul Web e analizzarle in modo dettagliato, partendo dalla firma utilizzata nelle email, per arrivare alle caratteristiche comunicative, di accessibilità e tecniche del sito Web, al piano editoriale del blog, e alle attività sui social.
Con l'individuazione degli elementi e la loro valutazione di impatto qualitativo, si avrà a disposizione un quadro di riferimento sul quale ragionare per migliorare la comunicazione sul Web.
Relatori
NB: Il video integrale di questa Academy è rilasciato gratuitamente e in libera fruizione in questa pagina, non bisogna iscriversi al corso per accedervi.
Per qualsiasi ulteriore informazione consulta la pagina dell'evento o scrivi a fpadigitalschool@forumpa.it
Comunicazione | Perché e come la PA può sfruttare le strategie digitali per intercettare i bisogni degli utenti
L'Academy affronterà questi temi:
- Scenario ed evoluzione del mercato digitale
- Evoluzione e abitudini di navigazione degli utenti
- L’importanza di conoscere le esigenze reali e i bisogni delle personas che compongono l’audience di riferimento delle PA
- Individuare obiettivi di Comunicazione e di Conversione di una PA sul canale digitale per predisporre una strategia digitale adeguata
- Come avviare un strategia digitale consistente per una PA (owned e co-owned property, storytelling, promozione, misurazione, etc.)
- Panoramica dei principali canali di Digital Marketing: focus sul ruolo dei motori di ricerca e focus sul ruolo dei social network
- L’importanza di misurare e analizzare l’efficacia di quanto predisposto sul canale digitale
Relatori
Daniele Donzella, Business Intelligence Consultant & Partner Altura Labs e Google Regional Trainer per il mercato Italiano
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Comunicazione | Strumenti e strategie social per donne che fanno impresa
Dalla creazione di pagine aziendali e contenuti efficaci, all’analisi di casi studio e promozione delle proprie attività imprenditoriali attraverso le storie di Instagram. L’evento, della durata di due ore, si inserisce in un vasto percorso avviato da Fondazione Mondo Digitale con l'obiettivo di formare e sensibilizzare donne e imprenditrici sul tema social network e opportunità per il business, fornendo loro gli strumenti, la formazione e gli esempi necessari per far crescere il proprio business o avviare un'attività imprenditoriale.
Relatori
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Comunicazione | Web, social e chat per Ambiente e Servizi Pubblici
Negli ultimi anni i social media sono diventati strumenti imprescindibili nella gestione dei servizi pubblici, nei rapporti con i cittadini e gli stakeholder, nella gestione delle emergenze e degli eventi, nell’offerta di servizi e informazioni di qualità.
Il settore Ambiente e Servizi Pubblici ha un’esigenza forte di crescita e sviluppo sulle nuove piattaforme social e chat per poter offrire ai cittadini una comunicazione sempre più di qualità. Social e emergenze ambientali: siamo preparati? Web, social, chat per la comunicazione delle tematiche ambientali, a che punto siamo? Quali esperienze? Come farlo al meglio? Nei servizi pubblici la nuova comunicazione social rappresenta un asset fondamentale: per gli eventi, le emergenze, il servizio quotidiano. Come rendere ancora più efficace la comunicazione al cittadino delle istituzioni, utilities, imprese?
In questa Academy ne parleremo con esperienze concrete, casi pratici, funzionalità e competenze utili per gestire al meglio la nuova comunicazione ambientale e di servizio pubblico.
Relatori
Gianluca Spitella, Direttore Comunicazione - ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente)
Federico Grasso, Responsabile ufficio comunicazione - Arpa Liguria
Loredana Lattuca, Responsabile Ufficio Stampa e Social Media - Arpa Piemonte
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Comunicazione | Web, social e chat per Istruzione ed Educazione al Digitale
La storia, le storie, le stories. Questo il focus dell'Academy che si soffermerà su nascita, contenuti e strategie dei canali digitali Miur Social.
La Storia
Da Facebook a Telegram: la storia del Miur sui Social, gli obiettivi di comunicazione, i pubblici di riferimento.
Le Storie
Il piano della narrazione orizzontale, valoriale ed emozionale: come raccontare le storie di ogni giorno dal mondo della scuola, dell'università e della ricerca.
Le stories
Il visual storytelling: focus pratico sul buon uso degli strumenti per una comunicazione immediata, efficace e in real time.
Relatori
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Fondi SIE | Perché occorre ripensare la comunicazione dei fondi europei
La comunicazione dei fondi europei è spesso trattata come un esercizio burocratico finalizzato al mero adempimento di obblighi di legge. Il tema, a dispetto della intrinseca complessità e dell’uso di acronimi e termini tecnici, possiede un innegabile potenziale comunicativo che può avere ampi impatti positivi anche sulla visibilità e reputazione delle istituzioni coinvolte.
Dopo una breve introduzione sulle principali sfide legate alla comunicazione dei fondi europei, il seminario proporrà alcuni esercizi pratici con l’obiettivo di trasformare informazioni tecniche in efficaci azioni di comunicazione per i cittadini.
Il seminario si rivolge anche ai comunicatori non direttamente coinvolti nei fondi europei.
Relatori
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Open Data | Aumentare le potenzialità degli Open Data tra Spazio e Tempo
L'essenza degli Open Data sta tutto nel loro riuso. Il motivo per cui le Pubbliche Amministrazioni pubblicano dati aperti, infatti, è proprio per consentirne il riuso da parte della società civile e delle imprese. Sappiamo però che questo avviene solo in parte. A fronte di tantissimi dataset che sono stati pubblicati come dati aperti e che è possibile trovare sul catalogo nazionale dati.gov.it, il riuso resta limitato. Uno dei motivi è probabilmente il fatto che sono pochi i dati che esprimono delle potenzialità, o che possono essere considerati ad alto impatto. Se così fosse, i portatori di interesse – le cui esigenze imprenditoriali di riuso dati sono aumentate - potrebbero usarli.
L’Academy costituirà un momento utile per parlare di sostenibilità delle iniziative Open Data attraverso ad alcuni casi d'uso di successo, ma anche su come la PA può agire sullo spazio e sul tempo per amplificare le potenzialità dei dati.
Relatori
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Open Data | Il momento delle scelte: quali licenze, quale open data
A dieci anni dall’avvio delle politiche sui dati aperti, facciamo il punto su quello che è ancora necessario fare per rendere gli opendata parte integrante e preponderante dell’attività pubblica. Nel breve excursus ci soffermeremo sugli aspetti normativi in cambiamento e sulle nuove scelte in tema di licenze.
Relatori
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Open Data | Open Data e chi li ospita. Come rendere accessibile e usabile un portale
Pubblicare in Open Data non significa solo ottemperare a un obbligo normativo (sebbene lo sia), piuttosto si tratta di progettare un ambiente che possa accogliere il dato, e renderlo accessibile e leggibile da parte di chiunque ne abbia interesse.
A partire dall’esperienza di Regione Campania nell’ambito del progetto Open Data Campania, l’incontro si costituirà come un’occasione di informazione-formazione per approfondire la strategia e l’impalcatura che ci sono dietro l’interfaccia di un portale Open Data.
Relatori
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Open Data | Open data management: strumenti e tecniche per produrre e valorizzare i dati della PA
Riconoscere e valorizzare la centralità dei dati come elemento indispensabile per sviluppare politiche pubbliche efficaci è una delle grandi sfide con cui devono attualmente confrontarsi gli enti pubblici di ogni livello. Predisporre un ambiente favorevole alla raccolta strutturata di informazioni, gestire la loro conservazione in maniera funzionale e in coerenza con la normativa nazionale ed europea e, infine, esporre il proprio patrimonio informativo per favorire lo sviluppo dell'economia della conoscenza sono tutti compiti che spettano agli PA, anche se ancora molti enti pubblici fanno fatica a riconoscersi nel ruolo di “editori” di dati. Partendo da queste premesse l’Academy affronterà questi temi:
- Definire il concetto di qualità dei dati governativi aperti
- Favorire lo sviluppo servizi innovativi basati sui dati aperti
- La questione della visibilità della fonte dei dati all’interno dei servizi di terze parti
- Il procurement dei dati aperti
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Open Data | Processi di co-design attraverso gli Open Data
Il dato aperto può essere considerato come lo strumento di partenza per innescare processi collaborativi per la creazione di un servizio, anche pubblico.
Il riuso degli Open Data governativi, in particolar modo, può costituire un’opportunità di incontro tra interessi commerciali locali e strategie di governance del territorio di lungo periodo, che ha bisogno di essere monitorato e coordinato.
Come coordinare processi – talvolta spontanei - di questo tipo? Come proiettarli in una logica di lungo periodo?
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Open Data | Strategie regionali per la Data Driven Economy
Con il nome Data Driven Economy si definisce l'economia nella quale l’utilizzo dei dati è centrale per le decisioni strategiche e per la gestione del business. Ovviamente nella Data Driven Economy i dati sono anche il materiale primario per sviluppare nuovi prodotti e servizi (anche pubblici) e soprattutto la base su cui sviluppare i processi decisionali. Per Regione Veneto la Data Economy è un driver principale della propria Agenda Digitale e volano per la creazione di innovazione e per la diffusione della conoscenza. Per questo motivo, la Regione ha intrapreso una serie di progettualità atte a sostenere l'economia basata e guidata dai dati in formato aperto.
L’incontro avrà l’obiettivo di illustrare i passi avanti fatti in Regione Veneto, e di trasferire ai partecipanti strumenti e metodologie per la replicabilità.
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Open Data | Suggerimenti per un percorso open data che guardi alla sostenibilità
Sono passati quasi 10 anni da quando la parola "open data" è diventata uno slogan importante nelle politiche delle pubbliche amministrazioni. Tante sono state le promesse e le aspettative e poche le storie di successo che hanno avuto rilevanza nazionale. In realtà si tratta di un percorso ancora molto lungo e che necessita ancora di molta cura. È solo facendo attenzione a questi aspetti che l'open data può mantenere le sue promesse cominciando, prima di tutto, a rendere migliore il lavoro di chi i dati deve produrli.
L'Academy in primo luogo è quindi rivolta a tutti coloro che sono impegnati nella creazione del patrimonio informativo pubblico e nella sua valorizzazione cercando di garantirne continuità nel tempo.
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Procurement | Accessibilità: i nuovi obblighi per gli acquisti ICT
Con l'avvento della direttiva europea in materia di accessibilità, ci si è finalmente resi conto che il tema dell'accessibilità non è più una mera verifica tecnica del prodotto in fase di collaudo ma un processo di sviluppo e di lavoro quotidiano. In questo seminario saranno presentate le novità derivanti dal recepimento della direttiva europea con un impatto nelle forniture ICT - hardware, software, web, documenti, applicazioni mobili - per le PA.
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Procurement | La piattaforma per gli appalti di innovazione
Il cap. 10.1 del Piano Triennale propone un nuovo paradigma per gli acquisti pubblici d’innovazione. La Piattaforma per gli acquisti di innovazione (appaltinnovativi.gov.it) è lo strumento principale di accompagnamento alle amministrazioni pubbliche che vogliono intraprendere il nuovo percorso. Il seminario affronta in modo sintetico, ma sistematico, l’inquadramento dell’istituto del procurement di innovazione nel più ampio modello dell’open innovation, la funzione di public innovation brokerage della Piattaforma ed infine fornisce informazioni sulle evoluzioni ed iniziative previste nel 2019.
Relatori
Guglielmo De Gennaro, Servizio di procurement e innovazione del mercato - AgID
Laura Aria, Direzione generale incentivi alle imprese - Ministero dello Sviluppo Economico
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Project Management | Il lavoro del project manager per il cambiamento della PA
Nell’ambito del project management, la filosofia "Agile" si è dimostrata utile per conseguire con successo gli obiettivi delle organizzazioni. Tale approccio, infatti, aiuta i suoi membri a rispondere all’incertezza e a massimizzare la propria efficacia, attraverso cicli di lavoro incrementali ed iterativi, accompagnati da feedback empirici.
Negli anni, numerosi autori si sono dedicati allo studio dell’Agile nelle sue accezioni - Lean, Scrum, Kanban - e in confronto agli approcci tradizionali, evidenziandone gli effetti anche in termini di innovazione. Il percorso mira al raggiungimento di elevati livelli consapevolezza sulle logiche di fondo dell'“Agile” e sulle dinamiche connesse all'adozione di tale metodologia. Grazie anche ad un approccio empirico basato su casi d’uso reali e alla condivisione di risorse pratiche, esso consente di adottare concretamente la metodologia “Agile”, al fine di raggiungere elevati livelli di efficienza ed efficacia nella gestione dei progetti.
Relatori
Fabio Fraticelli, Ph.D in Organizzazione Aziendale Docente di Organizzazione delle aziende pubbliche - Università Politecnica delle Marche
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Sanità | Process Mining in Sanità
La progressiva digitalizzazione nel settore sanitario e la pervasività dei sistemi informativi in tutti i processi chiave delle Aziende Sanitarie sta contribuendo alla creazione di un patrimonio informativo ricco, che opportunatamente valorizzato, consente di migliorare i processi aziendali e ottimizzare l’intera organizzazione. Oggi però, il potenziale di questo patrimonio non è sfruttato appieno e i dati sono spesso poco utilizzati e valorizzati.
Per affrontare le sfide attuali della sanità e contribuire alla sostenibilità di un sistema in cui le risorse sono sempre più limitate raggiungendo livelli ottimali di performance, diventa fondamentale che le Aziende Sanitarie adottino un approccio integrato per processi e che il management sviluppi una forte cultura del dato. Per raggiungere questi obiettivi, è oggi possibile utilizzare una tecnica innovativa che integra Business Process Management e Data Mining: il Process Mining, sviluppata negli ultimi dieci anni, che facendo leva sulla conoscenza generata dai sistemi informativi aziendali consente di modellare i processi aziendali e valutarne le performance.
La conoscenza generata dall’utilizzo del Process Mining potrebbe diventare essenziale per radicare nell’organizzazione la gestione per processi, accompagnando la struttura sanitaria verso la reale e profonda conoscenza dei propri meccanismi di funzionamento, attraverso tecniche estremamente pragmatiche, a basso impatto economico, in tempi rapidi di analisi e garantendo l’oggettività del risultato.
L’Academy si pone l’obiettivo di approfondire il Process Mining, descrivendo quali sono i principali obiettivi e i vantaggi di utilizzare questo approccio innovativo ed evidenziando alcuni punti di attenzione per la sua applicazione in organizzazioni complesse come le Aziende Sanitarie. Verranno inoltre presentate alcune delle sue possibili applicazioni in ambito sanitario anche attraverso esempi reali e la testimonianza dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano che ha già avviato progettualità di Process mining.
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Sanità | Tecnologie e applicazioni per la Connected Care: alcuni esempi concreti
L’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle patologie croniche legato anche a stili di vita scorretti e le limitate risorse economiche e umane mettono sotto pressione il sistema sanitario, imponendo un cambiamento che deve concretizzarsi in migliori servizi sanitari per gli assistiti, maggiore efficienza dell’assistenza medica da parte dei professionisti e razionalizzazione delle risorse economiche.I modelli organizzativi di presa in carico e continuità di cura per la gestione della cronicità non possono però essere pensati escludendo la tecnologia, che deve essere integrata fin dall’inizio nella progettazione dei nuovi processi di cura.
La “Connected care” - intesa come un sistema che includa nuovi modelli organizzativi e soluzioni tecnologiche, al fine di abilitare la condivisione delle informazioni cliniche dei pazienti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di cura (medici e infermieri ospedalieri, operatori sanitari sul territorio e a domicilio, pazienti, assicuratori, referenti istituzionali, ecc.) - risulta essere l’ambito su cui incentrare la risposta ai bisogni per un efficientamento del sistema sanitario.
In questa prospettiva, le nuove tecnologie diventano un canale fondamentale per sviluppare le modalità di relazione e di servizio per l’assistito e i caregiver lungo tutte le fasi del percorso di salute: dall’accesso ai dati sanitari, alla fruizione dei servizi, fino ad arrivare al monitoraggio delle terapie e all’adozione di comportamenti preventivi basati su analisi di modelli statistici. Tra queste si inseriscono le potenzialità dei device “mobile”, delle app e di strumenti quali assistenti vocali e tecnologie innovative per l’assistenza domiciliare e la gestione della cronicità.
La sessione si pone l’obiettivo di individuare e valutare gli strumenti e le tecnologie di supporto alla continuità di cura, utili a migliorare l’attività dei professionisti sanitari e i servizi erogati ai propri assistiti. Nello specifico verranno condivisi alcuni modelli ed individuate soluzioni a copertura delle diverse esigenze di gestione dei pazienti: PDTA governati da sistemi di workflow, realizzazione di centri servizi con supporto di CRM, valutazione esiti e risultati di cura, integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico, revisione del modello di assistenza domiciliare, integrazione con medical devices, IoT, utilizzo di mobile health, weareable device, assistenti vocali, chatbot, intelligenza artificiale.
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Servizi Digitali | Carta di Identità Elettronica: scenari di integrazione nei servizi online
Gratuito e previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale, "Entra con CIE" è il nuovo schema di identificazione basato sulla Carta di Identità Elettronica con cui consentire l’autenticazione ai servizi online e attualmente in corso di notifica in Europa ai sensi del Regolamento eIDAS.
I partecipanti, a seguito della sessione, avranno le informazioni necessarie per integrare agevolmente lo schema di autenticazione con CIE all’interno dei loro servizi.
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Antonio Antetomaso, Responsabile della divisione “Technical Project Management and design” - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
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Servizi Digitali | Cloud & Data center
Con la pubblicazione del nuovo Piano Triennale 2019-2021 è stata ufficialmente avviata la strategia Cloud First della PA che permetterà di sviluppare servizi digitali più affidabili e sicuri ad un costo ridotto e che, soprattutto, consentirà il rinnovamento complessivo dei servizi digitali nel Paese. Questo nuovo scenario apre questioni degne di interesse.
Quali sono le sfide che tecnici e manager della PA dovranno affrontare? Come gli altri Paesi hanno affrontato tali sfide? Quale ruolo potrà assumere la comunità tecnica DevOps nella PA? Quali opportunità si apriranno per i fornitori ICT delle pubbliche amministrazioni?
Nei primi mesi del 2019 alcune amministrazioni coraggiose insieme al Team Digitale hanno iniziato ad analizzare le principali sfide tecnologiche che la PA deve affrontare per migrare i propri servizi in cloud dando il via allo sviluppo del Piano di abilitazione nazionale al Cloud per la PA basato sull’uso di un modello collaborativo orientato all’apertura verso le community tecnologiche. Durante la sessione proviamo a gettare uno sguardo sul piano di abilitazione all’utilizzo delle tecnologie cloud nell’ambito dei servizi pubblici.
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Servizi Digitali | La piattaforma unica per i pagamenti della PA (pagoPA)
PagoPA è una delle piattaforme abilitanti previste nel Piano Triennale per l’informatica nelle Pubbliche Amministrazioni che ha l’obiettivo di portare a una semplificazione della gestione dei pagamenti pubblici, sia per i cittadini sia per le Amministrazioni. Descriveremo la crescita della piattaforma e i vantaggi che le Pubbliche Amministrazione hanno nell’adottarla e risponderemo a tutte le curiosità riguardo le modalità di integrazione.
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Servizi Digitali | Modello di integrazione dei servizi e Progetto IO
Il Progetto IO sfrutta le potenzialità di alcune piattaforme abilitanti (SPID, pagoPA, ANPR), il nuovo modello di interoperabilità tramite API, gli strumenti e le linee guide delle community di designers.italia.it e developers.italia.it, per offrire ai cittadini una app semplice, da utilizzare con il proprio smartphone, attraverso cui veicolare potenzialmente tutti i servizi pubblici digitali italiani (secondo previsto dal Piano Triennale). Il progetto IO parte dall’analisi delle necessità dei cittadini e dei modelli di erogazione dei servizi da parte degli enti titolari, per fornire centralmente le principali funzioni necessarie ai servizi stessi: messaggi, pagamenti, documenti, gestione delle preferenze, visibilità sui propri dati personali e sicurezza digitale. Vedremo:
■ quali sono le funzioni erogate da IO
■ quali sono i vantaggi per gli enti
■ quali sono i passi che un ente deve compiere per partecipare al progetto
■ quali sono i principali passaggi tecnici per poter utilizzare gli strumenti di IO
■ quali sono gli scenari evolutivi del progetto IO per il 2019-20-21
■ quali sono le modalità per contribuire al progetto.
Relatori
Matteo De Santi, Chief Product & Design Officer, Team per la trasformazione digitale
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Servizi Digitali | Progettare servizi per i cittadini: gli strumenti di Designers Italia
Designers Italia è il punto di riferimento della Pubblica Amministrazione italiana per la progettazione e sviluppo di servizi digitali e risponde al bisogno dei cittadini di avere servizi pubblici più semplici ed efficaci. Per questo motivo mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni linee guida, un ambiente di collaborazione e soprattutto strumenti operativi corredati da esempi di realizzazione. Nell’intervento ne vedremo alcuni, relativi alle diverse fasi del ciclo di ideazione e gestione di un servizio: mappatura dei bisogni degli utenti, esplorazione di soluzioni con il coinvolgimento degli stakeholder, architettura dell’informazione e sviluppo di interfacce web moderne e mobile-first.
Relatori
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Servizi Digitali | Si può governare giocando?
Punti, classifiche, preferenze, una grafica accattivante e una struttura semplice: a Mosca, Madrid e Barcellona chi ha una proposta per migliorare la città la condivide online; se riceve abbastanza “like” può vedere la propria idea realizzata, vincere due biglietti per il teatro o addirittura essere invitato a fare colazione con il sindaco.
In Australia, nel 2014, il Dipartimento nazionale di statistica, per sensibilizzare la popolazione sul proprio lavoro, ha studiato un vero e proprio videogioco che consente di cimentarsi alla guida di un centro urbano immaginario, utilizzando però dati presi dalla realtà. È la gamification: l’applicazione delle dinamiche proprie dei videogiochi in contesti non ludici, una tecnica sviluppata nel marketing e oggi in rapida diffusione in ambiti diversi, dalla comunicazione politica al giornalismo, passando per le attività di lobbying e di governo. Introdurre incentivi ludici nelle politiche pubbliche funziona? Fino a che punto è possibile, per un regolatore, investire sui giochi per risolvere problemi di governo?
Il workshop mira a illustrale il potenziale, e descrivere i limiti, dell’uso della gamification nel settore pubblico. Dopo aver preso in esame problemi concreti affrontati dai decisori pubblici di tutto il mondo, i partecipanti proveranno ad escogitare soluzioni innovative, utilizzando le tecniche di base della gamification, e confrontando le idee emerse con le soluzioni reali.
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Servizi Digitali | SPID e CIE: relazione, scenari e catene di trust
SPID e CIE sono due piattaforme abilitanti previste dal Piano Triennale per l’Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni, durante la presentazione vedremo in che relazione sono tra di loro e come molto di quello che facciamo sia costruito su una catena di relazioni. Esploreremo come e dove è possibile utilizzare SPID e CIE, come queste siano collegabili tra loro e le loro differenze, senza dimenticare uno sguardo alle evoluzioni correnti e agli impatti sui servizi, fisici e online, nei prossimi anni. Scopo della sessione è fornire una visione complessiva degli strumenti di identificazione e come questi potranno essere utilizzati fin da subito per l’evoluzione dei servizi della PA al cittadino.
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Servizi Digitali | SPID e CIE: relazione, scenari e catene di trust - 2
SPID e CIE sono due piattaforme abilitanti previste dal Piano Triennale per l’Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni, durante la presentazione vedremo in che relazione sono tra di loro e come molto di quello che facciamo sia costruito su una catena di relazioni. Esploreremo come e dove è possibile utilizzare SPID e CIE, come queste siano collegabili tra loro e le loro differenze, senza dimenticare uno sguardo alle evoluzioni correnti e agli impatti sui servizi, fisici e online, nei prossimi anni. Scopo della sessione è fornire una visione complessiva degli strumenti di identificazione e come questi potranno essere utilizzati fin da subito per l’evoluzione dei servizi della PA al cittadino.
Relatori
Valerio Paolini, Technical Project Manager, Team per la Trasformazione Digitale - Presidenza del Consiglio dei Ministri
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Transizione al Digitale | Gestire e coordinare la transizione al digitale: approcci e strumenti per RTD e collaboratori
Il Responsabile per la transizione digitale nella PA ha un ruolo di assoluta e strategica rilevanza e infinite responsabilità. Una figura, resa obbligatoria dall’art. 17 del Codice dell’Amministrazione Digitale, che risulta decisiva e necessaria in tutte le realtà della Pubblica Amministrazione per il successo dei processi di digitalizzazione e di riorganizzazione. All’interno del Piano Triennale per l’informatica pubblica 2019-2021 un ruolo chiave è attributo ai RTD e alle Rete nazionale di RTD nello sviluppo e nella crescita digitale delle Amministrazioni del nostro Paese. L’Academy sarà finalizzata a illustrare un modello e un approccio operativo alla gestione e al coordinamento dei processi di transizione al digitale, compiti che sono in carico alla figura del RTD.
Partendo dalle funzioni e dai compiti indicati dall’art. 17 del Cad, si forniranno indicazioni utili per impostare un percorso di transizione al digitale di una PA facendo leva su alcuni step e aspetti chiave: individuazione delle aree di intervento, rafforzamento delle competenze, definizione di strumenti, momenti di confronto e benchmarking. L’Academy sarà inoltre l’occasione per sperimentare come poter misurare il livello di maturità della propria PA su alcune dimensioni chiave della transizione al digitale, e di approfondire un modello di accompagnamento e coaching ai RTD per enti piccoli e medi.
Relatori
Michele Zanelli, Manager P4I - Digital360
Gabriele Marchese, Responsabile open data e Responsabile Transizione al Digitale - Comune di Palermo
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