Purtroppo l'articolo non comprende le modalità attuative, ma lascia alle amministrazioni il compito di adottarle, di solito con la prassi delle circolari interpretative.
Per esperienza posso assicurare che le amministrazioni, in questa fase emergenziale, applicano tutti gli istituti possibili (legge 104, permessi straordinari, banca ore, ecc.) per evitare l'esonero, tuttavia quando ci si trova di fronte a situazioni al limite(ad esempio nessuna strumentazione idonea, nessun collegamento alla rete, ecc.) è inevitabile che si applichi la raccomandazione del Decreto 18.
Da un'analisi delle prime applicazioni sembra prevalere il mantenimento delle indennità accessorie non basate sulla presenza effettiva (turno e reperibilità, ad esempio non sono considerate) e l'unica vera decurtazione è quella del buono mensa spettante.
Ovvio che su queste circolari bisogna vigilare e, in caso di interpretazioni che palesino intento punitivo, segnalarle.